Accedere ai sotterranei all’interno di una cittadella fortificata non è un’esperienza comune. Qui a Sarzana è possibile ammirarne il perfetto stato di conservazione e percorrerli comprendendone l’importante ruolo di collegamento tra le varie parti della fortezza. Essi oltre a essere collegati al maschio centrale attraverso una stretta scala a chiocciola, univano le casematte poste al di sotto dei torrioni e soprattutto potevano fornire una fondamentale via di fuga nel caso in cui i nemici fossero riusciti ad avanzare fino al terzo cortile. L’importanza dei sotterranei fu evidente in seguito alla trasformazione dei castelli in fortificazioni, le quali, sfruttando per difendersi la ristrettezza degli accessi, necessitavano passaggi segreti da cui poter fuggire.

Uno slideshow di foto d’epoca provenienti dall’Archivio storico dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia sui bombardamenti che colpirono la città e il golfo tra il 1940 e il 1943 da parte delle forze alleate.

Un video animato documenta l’abbandono delle fortificazioni di Sarzana, commentata dall’architetto Matteo Vinzoni che ne commenta la situazione di distruzione e frammentazione.

Un video d’infografica animata utilizza le immagini cartografiche dell’Archivio di Stato di Genova per identificare l’assetto dei confini e l’evoluzione delle fortificazioni nella Lunigiana

Ispirato ai dipinti sui cassoni miniati del XV secolo e dagli arazzi del XV-XVI secolo, l’installazione dell’assedio di Sarzanello e Sarzana è composto da una proiezione a 360°. La lettura dei fatti si svolge da sinistra verso destra come in un arazzo narra gli episodi più salienti e spettacolari: l’assedio di Sarzana, l’assedio di Sarzanello e la sconfitta dei genovesi. Gli eserciti e l’accampamento fiorentino nel XV secolo.

Elementi animati vengono proiettati sulla cartografia del Golfo della Spezia mostrano la rete di fortificazioni dell’entroterra e l’evoluzione nel tempo delle vie di comunicazione marittime e terrestri.

Un video di infografica animata utilizza le immagini cartografiche dell’Archivio di Stato di Genova e altre mappe di Sarzana per identificare le fortificazioni e i vari interventi architettonici susseguitisi nel tempo.

Carlo VIII discese in Italia nel 1494 dalla Francia. Il suo obiettivo era quello di assicurarsi il Regno di Napoli dove il trono degli Aragonesi vacillava dopo la congiura dei baroni. Un video animato descrive la discesa di Carlo VIII, la situazione frammentata della Lunigiana alla fine del ‘400 e della capitolazione di Piero de Medici il quale, in cambio della pace, dovette cedere a Carlo VIII le fortezze di Sarzana, Sarzanello, Pietrasanta, Pisa e Livorno.

La lunga sala ospita una grande proiezione che corre per oltre 11 metri lungo tutta la parete. Quattro proiettori animano un vecchio filmato sulla guerra di Costantinopoli, testimone di come si sono evolute le guerre nel corso del tempo con le armi da fuoco.
La guerra di Serrezzana scoppiò nel 1468 tra fiorentini e sarzanesi portandosi avanti fino al 1487 con lo scontro finale quando l’esercito fiorentino si accampò sulle rive del Magra.

Cosa succede nel 1452? Perché la caduta di Costantinopoli è importante per la storia di Sarzana? Perché Costantinopoli è stata la prima città assediata con l’artiglieria moderna in seguito alla quale cambieranno tutte le fortificazioni, comprese quelle della Lunigiana. La guerra e l’evoluzione dell’artiglieria diventano il tema principale del percorso, tematiche introdotte da una scenografia di 8 metri che riproduce le mura di Costantinopoli. La proiezione di un film sulla caduta di Costantinopoli e i contributi di storici e architetti militari completano il quadro spostando l’attenzione su Sarzana e sulla guerra che la coinvolse nel XV secolo.