La Lunigiana è una regione storica divisa tra due regioni: la Toscana e la Liguria. I suoi confini storici corrispondono alla diocesi di Luni, da cui prende il nome la Lunigiana, che dominava un vasto territorio della Val di Magra.
Il percorso museale della fortezza vi porterà alla scoperta di 65 dei castelli della Lunigiana che sono stati scelti e descritti nelle rispettive schede con tanto di foto e informazioni utili sul luogo e la loro storia. In due sale del museo verranno esposte 65 schede sopra degli espositori ad esse adibite. Dovrete soltanto scegliere quelli che più vi stimolano curiosità per potervi immergere, grazie ad un monitor che vedrete di fronte a voi, nella storia delle fortezze della Lunigiana
Tutte le stanze del piano terra del castello
Il castello: com’è fatto?
Questa sala è dedicata ai più piccoli. I castelli erano strutture preposte alla difesa che sorgevano sulle alture, alla congiunzione di fiume oppure in prossimità di una strada per controllarne il transito. Ma come era la struttura di un castello? Questa è una sala dove ci si diverte a ricostruire un castello: usando i mattoni come se fossero grossi lego si può seguire la traccia segnata sulla lavagna e ricostruire il castello di Porto Venere oppure sbizzarrirsi con la fantasia e ricreare il castello che si vuole.
Il Codice Pelavicino
Un attore nei panni del Vescovo di Luni Enrico da Fucecchio ci racconta l’interessante storia e come si è formato il Codice. Il Codice, manoscritto pergamenaceo, è formato da quattro parti, un tempo distinte poi rilegate in epoche successive.
Il Codice oggi è proprietà del Capitolo dei Canonici di Luni-Sarzana ed è conservato nell’Archivio Capitolare presso la Biblioteca Niccolò V. In questa sala del museo è possibile osservare, sulla rappresentazione di un grande libro, le pagine manoscritte del codice originale di più di mille anni fa.
Il potere e la strada
Questa sala ospita un’introduzione all’ospitalità verso i pellegrini che si sviluppò circa due secoli dopo l’inizio dei pellegrinaggi, ovvero intorno al 1200. I grandi protagonisti di questo servizio furono gli ordini ospitalieri sorti in Terrasanta per assistere uomini e donne provati da duri mesi di viaggio.
Cosa c’entra la Lunigiana? Dominare in Lunigiana a quel tempo significava avere il controllo su un tratti fondamentale della Francigena, fonte di ricchezza derivante dalla riscossione dei dazi su una considerevole quantità di mercanti e contadini.
La via Francigena
Il cammino del percorso museale si articola in due sale dedicate alla via Francigena. In esse si è voluto ricreare la suggestione attraverso un’ambientazione immersiva nella quale si stagliano sullo sfondo le sagome di viandanti, gabellieri e pellegrini e viene spiegato quali fossero, dove e come si evolsero i camminamenti dei pellegrini nel corso del tempo. Se vi avvicinate alle sagome dei pellegrini vi racconteranno una storia!
Il territorio della Lunigiana
Un grande plastico riproduce il territorio della Lunigiana. Sul plastico bianco, riproducente in maniera fedele la morfologia della regione, quattro proiezioni tematiche su fiumi, viabilità, crinali, passi di montagna e insediamenti abitativi, illustrano le diverse direttrici percorribili da nord a sud.
Il tutto racconta come si è evoluta la regione, ampio bacino della valle del fiume Magra, nel corso dei secoli.
Le due fortezze
Cos’è una fortificazione? Cosa rappresentano le fortezze oggi?
Un video introduttivo spiega il ruolo del castello nel passato e nel presente.
Inoltre in queste sale del piano terra si illustrano le origini, l’importanza, la vita civile e militare e i protagonisti che hanno popolato la Lunigiana lungo un arco temporale di sei secoli.
Non è tanto la successione cronologica che ordina il percorso museale quanto una lettura degli aspetti caratteristici delle fortificazioni.